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Sabatini e incentivi per la capitalizzazione

Domande al via dal 1° ottobre, per gli incentivi per la capitalizzazione delle imprese. Lo stabilisce la circolare direttoriale 22 luglio 2024, numero 1115, con cui il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) definisce le caratteristiche dell’aumento di capitale sociale e fornisce le istruzioni necessarie alla corretta attuazione dell’intervento «Nuova Sabatini Capitalizzazione».

 

I beneficiari

I soggetti destinatari della misura sono le micro, piccole e medie imprese. Per ottenere l’incentivo alla capitalizzazione, che consiste in una maggiorazione del contributo normalmente concesso sulla Sabatini, le imprese devono realizzare investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali.

I richiedenti devono essere costituiti in forma societaria. La capitalizzazione deve avvenire, da parte dei soci, tramite la sottoscrizione di un aumento del capitale sociale dell’impresa, da versare in più quote.

 

Gli step da seguire

L’intervento agevolativo è articolato in diverse fasi. La prima implica la delibera dell’ aumento di capitale nei termini e nelle modalità previste dal decreto del Mimit, di concerto con il ministero dell’Economia, numero 43, del 19 gennaio scorso.

Dopodiché, la stessa pmi deve compilare il modulo di domanda, solo in forma telematica, utilizzando la procedura disponibile nella piattaforma. La domanda, una volta compilata in tutti i suoi campi, dovrà essere presentata al soggetto finanziatore, correlata della richiesta di finanziamento a copertura del programma di investimento.

A questo punto, il soggetto finanziatore, che decida di concedere il finanziamento alla pmi, adotta la relativa delibera e la trasmette al ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa pmi in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Il ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria, e lo trasmette a quest’ultima e al relativo soggetto finanziatore.

La pmi, entro e non oltre i 30 giorni successivi al provvedimento di concessione, sottoscrive l’aumento di capitale per una misura pari almeno al suo 25%.

 

Le modalità di capitalizzazione

Il processo di capitalizzazione deve rispettare modalità e termini ben precisi. Deve essere effettuato solo nella forma del conferimento in denaro e deve risultare adottato dalla pmi come «versamento in conto aumento del capitale».

Non deve, inoltre, contenere alcuna previsione contraria rispetto all’inscindibilità dell’aumento del capitale, che deve essere in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento.

 

Il calcolo dei contributi

Il contributo pubblico è erogato all’impresa beneficiaria in un’unica soluzione per importi fino a 200mila euro.

Gli aiuti, fermo restando il rispetto delle intensità massime previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato, sono rapportati agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 5%, per le micro e piccole imprese, e del 3,575%, per le medie imprese.

 

Fonte Il Sole 24 Ore

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